È un bilancio di grande soddisfazione quello che segna la chiusura di Open Tarì 2025, l’evento fieristico più atteso del settore orafo italiano. Nella giornata conclusiva al Tarì di Marcianise, il presidente Vincenzo Giannotti ha definito questa edizione “una scommessa vinta”, sottolineando la compattezza del sistema orafo campano e nazionale, capace di rispondere con qualità, innovazione e professionalità alla sfida di mercati globali sempre più complessi, condizionati dall’aumento del prezzo dell’oro.

L’appuntamento di ottobre, che rappresenta la chiusura del calendario fieristico annuale, ha registrato risultati eccellenti in termini di presenze, partecipazione e opportunità di business. Gli espositori e i dettaglianti provenienti da tutta Italia e dall’estero hanno mostrato un forte interesse per le nuove collezioni, confermando il ruolo del Tarì come punto di riferimento per il gioiello made in Italy.

Oltre agli incontri commerciali, Open Tarì 2025 ha offerto spazi di confronto e approfondimento. Particolarmente seguito il talk promosso da Federpreziosi Confcommercio, con la partecipazione del presidente nazionale Stefano Andreis, del presidente regionale Ciko Orefice e di numerosi operatori del settore.

Tra le iniziative di maggiore rilievo, l’incoming internazionale Campania Meets the World, organizzato in collaborazione con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. L’iniziativa ha coinvolto 27 buyer selezionati da 11 Paesi — tra cui Algeria, Egitto, Marocco e Polonia — in incontri bilaterali con 53 aziende del Distretto Orafo Campano, che comprende i poli produttivi del Tarì, Oromare e Torre del Greco. “Il Distretto Orafo Campano è oggi il nostro interlocutore naturale per le politiche di internazionalizzazione del comparto”, ha dichiarato Matteo Masini, dirigente ICE.

Il presidente Giannotti ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti: “La chiave per il futuro del settore orafo è fare sistema. Solo attraverso un dialogo costante tra tutti gli attori della filiera possiamo valorizzare il gioiello italiano nel mondo, unendo formazione, innovazione e promozione”.

I numeri confermano il successo: 8.200 metri quadrati di area espositiva, 464 espositori italiani ed esteri, migliaia di visitatori e una macchina organizzativa efficiente, con collegamenti quotidiani da aeroporti, stazioni e hotel.

Accanto al business, Open Tarì 2025 ha dato spazio anche alla cultura e alla sostenibilità. Tra le iniziative, la mostra di orologi del Palazzo Reale di Napoli, le sculture del maestro Dario Tironi, la presenza istituzionale dell’Agenzia delle Dogane e le attività di prevenzione sanitaria promosse da ASL Caserta e SIA – Società Italiana di Andrologia nell’ambito del progetto Luoghi di lavoro che promuovono salute.

L’intera organizzazione della fiera ha rispettato i criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica del Tarì, come certificato nel Bilancio di SostenibilitàOpen Tarì 2025 si conferma così un modello di innovazione e cooperazione, capace di unire tradizione e futuro nella promozione del gioiello italiano nel mondo.

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