Il 23 aprile 2024 segna una data storica con la nascita ufficiale di D.OR., il Distretto Orafo della Campania, che rappresenta il primo esempio di sistema di filiera nel settore orafo in Italia e si è costituito grazie al sostegno della Regione Campania, con l’obiettivo di valorizzare il comparto in tutte le sue sfaccettature.

I Promotori e il sostegno istituzionale – Il distretto è stato promosso da Il Tarì scpaOromare promogest srl e il Consorzio Antico Borgo Orefici, con AssocoralConfindustria Caserta Fedepreziosi Campania – Confcommercio, presenti nel gruppo di lavoro grazie ad un protocollo d’intesa condiviso. Il progetto ha beneficiato, inoltre, di un contributo significativo della Regione Campania, ai sensi dell’art. 24 della Legge di stabilità regionale per il 2024, numero 24 del 28 dicembre 2023.

Valorizzazione e innovazione: Gli obiettivi del distretto – L’obiettivo principale di D.OR., presieduta da Vincenzo Giannotti,  è la valorizzazione del comparto orafo campano, dalla produzione al dettaglio. Tra i valori su cui si intende puntare ci sono la formazione e l’innovazione. Il distretto promuoverà borse di studio per la formazione di nuovi artigiani e organizzerà progetti per migliorare le competenze tecniche nel settore. L’internazionalizzazione è un altro obiettivo strategico, con la Campania che si posiziona tra le prime regioni italiane per numero di imprese orafe e per valore delle esportazioni, che hanno raggiunto i 36,1 milioni di euro nel 2023.

Innovazione e sostenibilità – L’innovazione avrà un ruolo centrale: D.OR. prevede, infatti, la creazione di un Innovation Hub dedicato alla ricerca e allo sviluppo delle tecniche di lavorazione dei materiali e delle nuove tecnologie. L’innovazione sarà applicata anche nel campo della security, un tema strategico per l’intera filiera. Altri temi centrali saranno la sostenibilità e l’economia circolare, con particolare attenzione alla gestione della supply chain e all’innovazione dei cicli di produzione. D.OR. punterà anche sulla creazione di una rete di relazioni istituzionali con Università, Camere di Commercio, Confindustria e i centri di innovazione.

Convegno di presentazione a Vicenzaoro – Il distretto sarà presentato ufficialmente durante Vicenzaoro, dal 6 al 10 settembre 2024, dove avrà uno stand istituzionale che esporrà le eccellenze della tradizione manifatturiera campana. Domenica 8 settembre, alla presenza dell’Assessore alle attività produttive Regione Campania, Antonio Marchiello, del Presidente D.OR. Vincenzo Giannotti e di Matteo Farsura, Global Exhibition Manager Jewellery & Fashion, si terrà il convegno “D.OR. Campania: Occasione straordinaria di sviluppo” e un evento di networking aperto a tutti gli ospiti della fiera visita.vicenzaoro.com/d.or.-campania-occasione-straordinaria-di-sviluppo

La tradizione orafa campana: un patrimonio da valorizzare – La tradizione orafa campana è una delle più antiche e prestigiose d’Italia, con radici che affondano nell’epoca etrusca e che si sono sviluppate attraverso i secoli. Questa tradizione si esprime principalmente attraverso quattro ambiti: l’oreficeria, l’argenteria, il lavoro del corallo e la creazione di cammei. Oggi, questa tradizione trova espressione nei principali sistemi a vocazione industriale di Marcianise, Torre del Greco e Napoli con circa 2300 imprese tra produzione, ingrosso e commercio.

Photo Credit: Carlo Falanga

Il ruolo dei consorzi: il Tarì e Oromare – Il Consorzio “Antico Borgo Orefici” a Napoli, costituito nel 2000, è uno dei fulcri storici dell’artigianato orafo della regione, mentre Marcianise ospita i consorzi del Tarì e di Oromare. Il Tarì, che include oltre 400 aziende, organizza fiere specializzate e genera un fatturato annuale vicino ai 750 milioni di euro, con una quota significativa destinata all’export. Il Consorzio Oromare, nato nel 1998, riunisce piccole e medie imprese artigiane dedite alla lavorazione e commercializzazione di prodotti in corallo, cammei e oreficeria, consolidando la reputazione della Campania come leader in questi settori.

Torre del Greco è un polo specializzato nella lavorazione del corallo e nell’artigianato orafo, con una antica tradizione che risale al 1400. Il settore dà lavoro ad almeno 1.000 persone, con circa 400 aziende ufficiali sul territorio e numerosi microlaboratori che lavorano in conto terzi (regione.campania.it/assets/documents/orafo) La lavorazione del corallo, iniziata ufficialmente nel 1805 sotto la concessione del re Ferdinando IV di Borbone, è rinomata a livello mondiale e include una produzione che va dal corallo liscio alle incisioni e sculture complesse. La scuola di Torre del Greco è apprezzata anche per i suoi splendidi cammei di pietre dure lavorate a bassorilievo. Il materiale più usato è la sardonica, conchiglia marina indiana dotata di una suggestiva bicromia bianconera, ma, ci sono anche altri materiali: le conchiglie corniola e tigrina, il corallo, la pietra lavica, la pasta di turchese e il calcedonio.

Agata sardonica

Il riconoscimento ufficiale del distretto orafo campano segna un passo fondamentale per la valorizzazione e la promozione di una tradizione secolare, garantendo la continuità e la crescita di un comparto artigianale che continua a essere ammirato in tutto il mondo.