Confindustria rilancia ecco la squadra Schiavone per ripartenza e crescita
IL RIASSETTO All' insegna della continuità. Così vuole andare avanti Confindustria Caserta anche nel periodo che sta per iniziare, e che si concluderà nel 2025. Luigi Traettino è il presidente uscente. Beniamino Schiavone quello designato, che ieri ha presentato al Consiglio Generale il suo programma per il prossimo quadriennio. E, insieme, anche i nomi della squadra che lo accompagnerà in questa nuova avventura. A voler guardare alle età si nota una media decisamente contenuta, con i più esperti dell' associazione chiamati a dare il loro contributo di esperienza, per far emergere chi ha già una certa professionalità, ma un riferimento anagrafico più basso.
PROGRAMMA «L' innovazione non è solo una scelta, ma una necessità che ci ha imposto il Covid», ha detto Schiavone, trentasei anni, medico e amministratore delegato della clinica «Padre Pio» di Mondragone. «Se vogliamo sopravvivere sui mercati, nazionali e internazionali, dobbiamo essere competitivi e al passo coi tempi, presentando realtà aziendali moderne e pronte a primeggiare». Quindi ha puntato sulla rete, sulla compattezza, su un movimento unico per le imprese che insieme avranno modo di realizzare la rinascita dopo gli effetti della crisi; e in realtà anche prima della fine, perché il Recovery Fund non è ancora arrivato e gli effetti della pandemia continueranno anche nei prossimi mesi. Ma Schiavone si è mostrato fiducioso e in perfetta linea con Traettino, che ha fatto della sua presidenza l' occasione per un' interessante proiezione di tutta l' associazione.
«Credo che insieme dobbiamo lavorare, con un grande sforzo comune, per rendere centrale un territorio ricco di potenzialità. Al momento le due priorità sono: programmare la ripartenza e non lasciare indietro nessuno, intervenendo su alcuni settori, penso ad esempio al turismo. Bisogna essere operativi sin da subito, c' è bisogno di concretezza e di fiducia. Senza fiducia, infatti, non ci sono investimenti, si perde la capacità attrattiva nei confronti dei migliori talenti e aumenta lo scetticismo verso il sistema-Paese. Dobbiamo iniziare un' operazione di rilancio, partendo dalla formazione e da un rapporto strettissimo tra le imprese e l' Università Vanvitelli».
LA SQUADRA Gli imprenditori che affiancheranno Schiavone sono già noti per le loro attività, dentro e fuori Confindustria. Tra i vicepresidenti, il ruolo di vicaria è andato a Clelia Crisci, presidente e ceo della Lapo Compound di Valle di Maddaloni: a lei va la delega alle Politiche Industriali. Poi ci sono altri cinque vicepresidenti. Si tratta di Adolfo Bottazzo, amministratore e direttore generale della Yma (con delega alla Cultura d' Impresa); di Luigi Della Gatta dell' omonimo gruppo del settore edile (delega Smart City e Grandi Opere); di Vincenzo Giannotti, presidente del Tarì (per la Competitività Territoriale); di Roberto Impero, ceo di Sma Road Safety (per Innovazione e Proprietà Intellettuale); e di Ludovica Zigon, direttrice commerciale del Gruppo Getra (per Energy e Green Economy). A questi si aggiungono i vicepresidenti di diritto Pasquale Lama (a capo del Gruppo Giovani) con delega a Education e Politiche Giovanili; Antonio Pezone (presidente Ance) per lo sviluppo urbano; e Massimiliano Santoli (che guida la Piccola Industria) per il marketing associativo.