Non solo i concerti hanno riempito Caserta di gente. Nel weekend appena trascorso la città è stata invasa di persone: le strade del centro affollate per le intere giornate di sabato e domenica e gli alberghi tutti pieni. Impossibile trovare una camera in nessuna delle strutture ricettive cittadine per sabato e ce n'erano pochissime disponibili per ieri. Effetto Flik Flok, la manifestazione podistica promossa e organizzata dalla Brigata Bersaglieri Garibaldi, ma anche della fiera orafa del Tarì, per la quale ogni anno arrivano centinaia di visitatori, espositori, addetti e clienti da ogni parte d'Italia e del mondo.
Ma non sono mancati anche tantissimi turisti. Da Federalberghi fanno sapere, infatti, che tutti gli hotel erano stracolmi per le varie attività organizzate sul territorio: da Flik Flok, alla Fiera del Tarì, agli eventi che si stanno svolgendo a Casertavecchia.
Insomma, un concentrato di appuntamenti che, tutti insieme, ha mandato in tilt la capacità di accoglienza della città. In altri termini, non è stata la singola iniziativa a riempire le strutture, perché Flik Flok, come osservano gli operatori, in genere raccoglie più un'utenza di "vicinato", che, dunque, non necessita di pernottamento, così come il Tarì, che, sempre secondo gli addetti ai lavori, non ha fatto registrare i numeri delle altre edizioni.
Ma, è la somma degli appuntamenti che ha portato risultati decisamente positivi.
L'ANALISI Come conferma Onorato Damiano, responsabile della sezione strutture extra alberghiere di Confcommercio. «Abbiamo tutto prenotato da mesi - dice - ma, nel nostro caso, non si è trattato dei partecipanti alla Flik flok: abbiamo avuto prevalentemente turisti, provenienti da varie parti del mondo. E così è da settimane. Evidentemente grazie, forse, al tempo ancora clemente, il movimento turistico è ancora molto forte. Stavolta, non ci possiamo lamentare. Io, addirittura, non solo ho riempito il mio B&b ma ho indirizzato i molti che ci chiamavano presso altri colleghi. Mi sembra, perciò, di intravedere una situazione molto rosea. Anche a guardare in prospettiva. Ad esempio, abbiamo già numerose richieste per il periodo di Natale, anche se si tratta, almeno per noi, dei "casertani di ritorno", ovvero di concittadini che vivono fuori, e che rientrano per trascorrere le festività con la famiglia. La stessa cosa sta accadendo per i concerti in programma a piazza Carlo di Borbone, per il 2026. Abbiamo, infatti, già satura la struttura per alcune date di Gigi D'Alessio e di Olly. E manca ancora quasi un anno alla prossima edizione di Estate al Belvedere».
Anche le strutture di Casertavecchia, hanno fatto registrare il pienone. «Avevo gruppi prenotati, da diversi mesi: per il Settembre al Borgo, il Tarì, e persino, per una gara di Tiro al piattello svoltasi al Poligono di tiro "Falco" di Triflisco. Addirittura, ho dovuto rifiutare oltre cento prenotazioni perché non avevamo più capienza», dice Franco Giaquinto, titolare dell'Hotel Caserta Antica. "Insomma, un periodo molto positivo. E già stiamo ricevendo prenotazioni per i mesi di novembre e dicembre, quando si svolgeranno i mercatini di Natale al Castello di Limatola».
I LOCALI Bene è andata anche per pizzerie, ristoranti e bar. «Una città piena e vivace, sia sabato che ieri, ed è bello vedere Caserta così. Proprio come era accaduto in occasione dei concerti di settembre», osserva Giuseppe Russo, presidente Fipe Confcommercio Caserta. Che aggiunge: «Il segno che Caserta ha bisogno di presenze, pertanto, qualunque sia l'evento, l'importante è che se ne facciano». Un riscontro positivo osservato anche dal presidente della sezione turismo di Confindustria Caserta, Giovanni Bo: «Nonostante tutti in problemi che l'affliggono da anni, dalla mancanza di parcheggi, al piano traffico, Caserta ha mostrato di poter reggere anche a grandi eventi. Persino, oggi (ieri) quando, per strada, c'erano migliaia di partecipanti alle gare podistiche organizzate dalla Brigata Bersaglieri e tante strade chiuse, l'impatto non è stato poi così drammatico. Anzi, rivedere la piazza Carlo di Borbone, piena di gente come era successo per i grandi concerti di settembre, mi è sembrato di buon auspicio. La città ha ancora tante potenzialità ancora da esprimere e, spero, non vengano ancora mortificate»