Open Tarì, ripresa del comparto orafo: soddisfatti espositori e buyer. I numeri della crescita.

in foto Vincenzo Giannotti

Si chiude con un bilancio positivo l’edizione autunnale di Open Tarì, l’ultimo appuntamento annuale del settore orafo italiano. Nella giornata conclusiva della fiera, espositori e buyers hanno espresso soddisfazione per i risultati raggiunti, segnando una chiusura in crescita per il Centro Orafo Il Tarì di Marcianise.

La presenza di operatori internazionali e dettaglianti italiani ha confermato l’interesse per le nuove collezioni presentate, nonostante l’instabilità del mercato e il rialzo del prezzo dell’oro. Il comparto orafo campano ha risposto con coesione e professionalità, puntando su innovazione, qualità e servizi.

La chiave per affrontare il futuro è fare sistema – ha dichiarato il presidente del Tarì, Vincenzo Giannotti –. Solo attraverso un dialogo costante tra i soggetti della filiera possiamo rilanciare il gioiello Made in Italy, investendo su formazione, promozione e collaborazione”.

Missione Ice a sostegno dell’internazionalizzazione

In parallelo alla fiera, si è svolta l’iniziativa “Campania Meets the World”, progetto di internazionalizzazione promosso da Ice – Agenzia per la promozione all’estero in collaborazione con il Distretto Orafo Campano.

Dal 10 al 13 ottobre, 27 buyers provenienti da 11 Paesi – tra cui Algeria, Marocco, Libano e Polonia – hanno incontrato 53 aziende dei poli produttivi campani, tra Tarì, Oromare e Torre del Greco.
Gli incontri bilaterali si sono affiancati a visite istituzionali e culturali, come la tappa al Museo dell’Istituto Degni di Torre del Greco e alla Reggia di Caserta.

“Il Distretto Orafo Campano si sta affermando come interlocutore strategico per la promozione all’estero del comparto”, ha spiegato Matteo Masini, dirigente dell’Ufficio Beni di Consumo ICE.
Giannotti ha aggiunto: “Questa collaborazione con ICE rappresenta un modello virtuoso che unisce le realtà produttive della Campania in una logica di sistema”.

464 espositori e oltre 8.000 metri quadrati di area espositiva

Secondo i dati certificati da Isfcert, Open Tarì ha registrato 464 espositori italiani ed esteri su una superficie di 8.200 metri quadrati, con flussi di visitatori in linea con le precedenti edizioni.
L’organizzazione ha garantito collegamenti quotidiani con l’aeroporto di Capodichino, gli hotel di Napoli e Caserta e le stazioni dell’alta velocità, movimentando oltre 1.400 camere in quattro giorni.

Collaborazioni e sostenibilità al centro dell’evento

Open Tarì ha ospitato anche momenti di approfondimento culturale e istituzionale, tra cui una mostra di orologi di Palazzo Reale di Napoli e sculture del maestro Dario Tironi.
Presente inoltre uno stand dell’Agenzia delle Dogane, dedicato alla divulgazione e alla formazione per gli operatori.

L’evento ha aderito al programma “Luoghi di lavoro che promuovono salute”, con uno spazio gestito da ASL Caserta e dalla Società Italiana di Andrologia, confermando l’impegno del Tarì per una gestione sostenibile in ambito ambientale, sociale ed economico, come riportato nel Bilancio di Sostenibilità del Centro.