Tari' Magazine - Eco Fashion

Quando si pensa alla moda sostenibile si tende ad esaminare il prodotto finale, il capo in sé e per sé, ma l’approccio green deve partire in realtà da molto lontano: dall’album degli schizzi, dalle moodboard, perché è in questa fase che i progettisti iniziano il processo di concretizzazione dell’idea di un abito e di un’intera collezione. La sostenibilità nella moda non è un argomento “di moda”, ma un cambiamento radicale nel modello gestionale di una tra le più grandi industrie globali e maggiormente inquinanti.

Una trasformazione che coinvolge la chimica, il tessile, il mondo delle tecnologie e della logistica, l’industria degli accessori, la distribuzione, il terziario e – non ultima - l’agricoltura.

Per avere un approccio green sin dalle prime battute, è fondamentale non solo che manager e designer siano maggiormente consapevoli e che abbiano strumenti specifici per valutare l’effetto inquinante di materiali e tecniche di stampa, ma anche che i loro progetti oltre a considerare i costi immediati di produzione, valutino l’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita del capo. I brand che danno molto peso alla sostenibilità sin dalle prime fasi di progettazione sono i marchi internazionali di sportswear e i grandi entry-price player, ma non solo. Nike investe nella tecnologia e studia un app che possa agevolare i designer nella progettazione tenendo conto di eventuali sprechi in termini di acqua ed energia; Adidas è tra i fondatori di Parley for the Oceans, una community dove creatori, pensatori e leader possono collaborare a progetti per proteggere gli oceani. Il gruppo Inditex, più noto come Zara, ha investito in formazione aderendo a un programma della Global Fashion Agenda per l’economia circolare nel sistema moda grazie al quale entro il 2020 tutti i progettisti interni saranno istruiti sui diktat del design circolare.

Chanel ha detto addio alle pelli esotiche e nelle prossime collezioni spariranno coccodrillo, serpente e lucertola e Jean Paul Gaultier annuncia la sua svolta ecologica rinunciando a pelle e pelliccia. Il tema è urgente e un numero sempre maggiore dei protagonisti del settore moda se ne stanno rendendo conto facendo della sostenibilità ambientale uno dei trend galoppanti del prossimo futuro: collezioni speciali, nuovi materiali, fornitori controllati, politiche green. Le aziende devono adottare sistemi di produzione rispettosi dell’ambiente, della salute dei consumatori, dei diritti e delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti. Non solo, ma questo processo integrato di filiera trasparente potrebbe offrire molte possibilità occupazionali.