Tari' Magazine - Becoming Michelle

Strepitosa da bambina, incontenibile da ragazza, inarrestabile da donna, Michelle è stata la più moderna, alternativa e democratica delle first lady, e non solo della storia degli Stati Uniti d’America. Per noi donne, alla perenne ricerca di modelli femminili da indossare la mattina, si tratta decisamente di un punto di riferimento affascinante, soprattutto perché, per gran parte di noi, è confidenziale e positivo.

Come mai? Nonostante Michelle sia una donna potente, sia in qualità di professionista che di compagna di un leader tra i più amati della storia americana, sembra davvero l’amica che tutte vorremmo avere. Semplice, elegante, sorridente, ci piace perché, nonostante la perfezione della sua vita, conserva fortunatamente qualcosa di imperfetto.

Cos’è che rende Michelle tanto irresistibile? Quel pazzesco mix di vitalità, femminilità e determinazione che la circonda come una nebulosa. Ci sembrava di averla vista un pochino in sovrappeso? Beh, adesso è in perfetta forma, quindi, con un po’ di impegno, anche noi riusciremo…

Elegantissima e super fashion in ogni occasione? Si, ma alternando haute couture e abitini low cost, senza mai rinunciare ad un personalissimo charme. Il messaggio è chiaro: si può essere al top, senza spendere troppo. E quando corre il rischio di sentirsi davvero una star, ecco che arriva la mamma per non farle montare la testa. E così, mentre il bestseller di Michelle Obama “Become” raccoglie vendite stellari e Michelle calca il palco prestigioso dei Grammy come ospite, la mamma candidamente le chiede su whapp “hai incontrato qualche vera star?” riportandola con i piedi per terra. La grinta da vendere che questa cinquantenne ragazza ame- ricana sgrana quotidianamente come un mantra non ha effetti collaterali. Diciamoci la verità, abbiamo mai visto un marito più innamorato e romantico di Barak?

E allora, Becoming Michelle. Ben vengano gli abiti gialli, le spalle toniche, gli orecchini grandi in movimento, i completi riciclati, il piccolo orto, i sorrisi diretti, le lacrime di commozione, le figlie tenute per mano, i colloqui con i professori.

E soprattutto, ben venga quel monito, alla Casa Bianca, durante il discorso di addio il 6 gennaio 2017, davanti a una platea di giovani e insegnanti: “Non potete dare la libertà per scontata. Fin d’ora, dovete prepararvi a far contare la vostra voce, dovete essere informati e impegnati come cittadini, a dare il vostro contributo. Significa ricevere la migliore istruzione possibile, in modo da pensare criticamente, esprimervi chiaramente, trovare un buon lavoro, supportare la famiglia, essere una forza positiva per la comunità.

Quando incontrate degli ostacoli – e ve lo garantisco, li incontrerete – e pensate di mollare tutto, voglio che ricordiate ciò cui io e mio marito abbiamo fatto appello quando abbiamo iniziato questo viaggio, quasi un decennio fa, cioè il potere della speranza. Ecco il mio messaggio finale da First Lady ai giovani. Voglio che sappiate che siete importanti. Dunque, non abbiate paura.

Mi sentite, giovani? Siate concentrati, determinati, pieni di spe- ranza. Rendetevi forti con una buona istruzione, esprimetela e usatela per costruire un Paese degno di promesse illimitate”.

Se siamo alla ricerca della influencer ideale, siamo ancora in tempo per trovare la nostra. •

*direttore responsabile Il Tarì Magazine