Caserta, il Tarì capofila di un patto per lo sviluppo del territorio

Al convegno anche il prefetto di Caserta Raffaele Ruberto e il direttore della reggia di Caserta Mauro Felicori

 
 
 
15 luglio 2017
 
 
 
 
 
 
 

Caserta, il Tarì capofila di un patto per lo sviluppo del territorio

 

Il Centro Orafo il Tarì capofila di un nuovo patto per lo sviluppo produttivo dell’area casertana attraverso un accordo sinergico tra istituzioni, politica e attori economici. Questo il tema del convegno che si è svolto questa mattina nella casa del gioiello di Marcianise. Ad aprire i lavori è stato il padrone di casa, il presidente Vincenzo Giannotti: “Da 20 anni il Tarì è cittadino di Marcianise, la porta di ingresso di Caserta, che ci introduce a tutta la provincia – ha affermato – Lo sviluppo ha sicuramente generato molte opportunità, ma ha anche portato a galla gravi problemi infrastrutturali e di servizi per tutta l’area di Marcianise e di Caserta”.

Il confronto è stato moderato da Antonio Catalani, docente dell’Università Bocconi. Il primo cittadino di Caserta Carlo Marino ha richiamato gli attori istituzionali alle rispettive responsabilità: “Abbiamo un patrimonio dell’umanità, grandi eccellenze, grandi creatività – ha detto - a fianco alla parola ‘sistema’, direi ‘rete’. E non basta solo la spesa pubblica: dobbiamo passare ad una fase operativa, di costruzione e infrastrutturale forte. Non possiamo chiedere al mondo imprenditoriale di investire se il pubblico non mette a disposizione i servizi”.

Il prefetto di Caserta Raffaele Ruberto ha rimarcato l’eccellenza di una realtà come il Centro Orafo il Tarì, modello per lo sviluppo e il rilancio della filiera produttiva casertana e sull’esigenza di rilanciare l’economia nel segno della legalità "Sigliamo un patto per lo sviluppo che deve fondarsi sulla legalità, fattore imprescindibile di sviluppo”.

Il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori ha richiamato la necessità di un miglioramento del servizio trasporti per lo sviluppo economico e turistico dell’area casertana e nella promozione del brand Campania oltre Regione: “Sono innamorato dell’industria, i beni culturali sono importanti ma bisogna difendere l’industria con le unghie e con i denti. Regione deve investire metà dei fondi destinati al turismo nella promozione oltre Regione. Il turismo non è una necessità, non c’è un treno intercity tra Napoli e Caserta. Se per andare a Napoli ci vogliono 50 minuti non è possibile sviluppare il turismo”